Attraverso la finanza personale è possibile gestire il proprio patrimonio attivamente analizzando la situazione economica, capendo come gestirla e migliorarla.
- Analisi del Capitale
Il punto di partenza di qualsiasi attività di gestione della finanza personale è l’analisi della situazione attuale. Bisogna capire quindi cosa e quanto si possiede.
E, segnatamente, partire da questa check-list:
- Conto corrente bancario
- Conto corrente postale
- Buoni fruttiferi
- Azioni e titoli
- Carte prepagate
- Portafoglio
- Soldi sparsi per casa
- Salvadanaio
- Eventuali oggetti di valore che vorresti vendere
- Conto PayPal
- Altro denaro
- Investimenti
Il cash flow è la differenza tra entrate e uscite, ossia il reddito netto.
- Incrementare le entrate
Esistono diverse strategie finalizzate all’incremento delle entrate.
Qui ne riassumiamo quattro:
- Diversificare le entrate: avare più di un flusso di denaro in ingresso è certamente un vantaggio per le nostre tasche in quanto genera una fonte di sostentamento secondaria rispetto al reddito primario;
- Costruire un sistema: anche qui, la costruzione di un meccanismo secondario di generazione di reddito è fondamentale per differenziare;
- La passione in primis: riuscire a realizzare entrate a partire da una propria passione è un elemento di grande importanza nel castello della propria finanza personale;
- Risparmiare: essere buoni risparmiatori è un altro elemento centrale da non sottovalutare.
Esistono alcuni precetti di base di “eduzione finanziaria” utili alla gestione ottimale della propria finanza personale, come ad esempio prediligere i contanti e non le carte, avere sensibilità e attitudine al risparmio, etc…
- Gestire la finanza personale
Per gestire al meglio la propria finanza personale occorre focalizzarsi sulla propria crescita finanziaria, dimenticando per un istante notizie e scenari da “economia globale”.
Controllare periodicamente il proprio Cash Flow è un’altra buona norma.
Prediligere solo i “debiti buoni”, ossia quelli che producono una rendita.